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Un nuovo frutteto

Quando si realizza un nuovo impianto di un frutteto, la regola vuole che si segua un preciso percorso per realizzare un progetto con computo metrico e previsione di business.

Purtroppo spesso accade che l’imprenditore si alza la mattina, prende un fondo, ci scava delle buche e ci ficca dentro le piante!

“Dottò, so fatt un nuovo imBianDo!”

Prima di mettermi le mani nei capelli, faccio sempre le opportune domande…

“Hai fatto prima le analisi del suolo??”

“Nooooooo, mai fatte ste cose!”

“Come hai disposto le varietà?”

“Una varietà diversa per ogni filare per lato corto del campo!”

“Hai fatto la concimazione di fondo ovviamente…”

“No, non serve, mai fatte ste cose inutili!”.

Mi arrendo…

Questo modo poco razionale e strategico di muoversi poi genera un campo dove fare i trattamenti di concimazione diventa un’impresa: concimi le varietà precoci insieme alle tardive?!

Durante la fioritura non si capisce niente, cosa difendi in fioritura?

E alla raccolta che manicomio potrebbe generarsi tra trattamenti per difendere delle cultivar precoci insieme a trattamenti di concimazione per quelle che hanno bisogno di migliorare il frutto?

Come fare per evitare questi orrori gestionali con tanto di danni economici?

La risposta è unica e semplice: bisogna fare la progettazione del frutteto.

La progettazione consiste nelle seguenti fasi:

  1. Analisi chimico fisiche e fitopatologiche del suolo;
  2. Scelta del tipo di impianto da realizzare (tradizionale, semi intensivo, intensivo);
  3. Scelta delle cultivar e loro disposizione;
  4. Progettazione impianto di irrigazione;
  5. Piano di concimazione.

ANALISI CHIMICO FISICHE E FITOPATOLOGICHE DEL SUOLO

In questo modo conosci il terreno e sai i problemi a cui andrai in contro con la coltura in atto.

Facciamo esempi pratici:

  • Terreno sabbioso = devi irrigare poco e spesso;
  • Terreno salino = devi mettere varietà resistenti alla salinità;
  • Terreno ricco di verticillum = rischi di avere disseccamenti se non metti cv resistenti.

SCELTA DEL TIPO DI IMPIANTO DA REALIZZARE

Questa fase è molto importante perché devi scegliere in base al tuo modo di concepire il frutteto. Mi spiego meglio.

Ah scusami dimenticavo un dettaglio: se hai intenzione di farti un impianto con alberi grandi alti 3 metri sei fuori dai tempi, quindi se hai queste fantasie perverse evita proprio di fare l’impianto!

Se scegli il super intensivo devi essere pronto a gestire il fondo in modo differente dal sistema intensivo e dal sistema tradizionale, di fatti una volta impostato l’impianto non puoi più tornare indietro o avere felici idee di rinfoltire a casaccio. Ogni tipo di sesto di impianto ha le sue potature, concimazioni e gestioni del suolo che non hanno nulla a che vedere con il tuo: a me piace potare così o l’impianto irriguo mi piace farlo colà!

SCELTA DELLE CULTIVAR

Questa è una delle fasi più importanti che spesso viene banalizzata scegliendo parametri del sentito dire, della furbata del prezzo più alto e fesserie varie. La scelta della cultivar dipende dalla tipologia di suolo e dal sesto di impianto che avete scelto, il resto sono chiacchiere da bar che non hanno alcun valore tecnico economico.

PROGETTAZIONE IMPIANTO DI IRRIGAZIONE

Spesso l’impianto di irrigazione viene visto come un “ci metto i pali e i tubi in alto e li tengo con il filo zincato. Quando metto in funzione l’impianto irrigo tutto il campo per diverse ore…”

In questo modo, non prendertela ma sbagli in partenza!

Premesso che consiglio vivamente l’irrigazione sottoterra, ma se hai 3 cultivar le devi irrigare in modo differente e se il tuo impianto non è settorializzato, come fai?

Esempio: se la ciliegia Biggareau è in invaiatura e la ferrovia in allegagione non credi che irrigando entrambe sprechi acqua e soldi e concime?

Bisogna progettarlo sotto traccia e settorializzato, meglio avere, se puoi utilizzare la tecnologia moderna, diverse app sullo smartphone.

Il sistema di irrigazione influisce anche sulle scelte del concime e sulla sua efficacia non sottovalutare questo aspetto.

PIANO DI CONCIMAZIONE

Ora nella fase finale si pianifica la concimazione di fondo da fare al momento dell’impianto e quella durante i primi tre anni per far sviluppare la pianta. Questa fase si basa molto sui dati delle analisi del suolo.

Tutto questo bel pacco di roba si tradurrà in un documento con progettazione autocad, compito metrico e business plan, e dopo opportune valutazioni inizierai a realizzare il frutteto.

Il mio consiglio è sempre quello di rivolgerti ad un serio agromanager, chiamami e realizziamo un signor frutteto con tutti i criteri di efficienza tecnica ed economica.

One Comment on “Un nuovo frutteto

  • Giampiero Farmeschi
    19 Dicembre 2021 at 12:50

    buongiorno

    dovrei dare vita ad una nuova idea con la collaborazione di un amico che mi darebbe in gestione un appezzamento di terreno a Genova, idea di coltivare piante tipiche della regione Liguria, mele, pere, albicocche
    prugne e qualche ciliegio.
    premetto che io vengo da una professione industriale nel settore plastico, questo mio caro amico ha vari vivai in provincia e mi darebbe carta bianca.
    ovviamente ho bisogno di istruirmi per poter affrontare questa nuova avventura lavorativa con qualche consiglio di un esperto.
    se può esserle di aiuto ho la planimetria del terreno in oggetto.
    E situato vicino al mare, circa 1 chilometro.
    se potesse gentilmente darmi qualche indicazione per poter avviare questo progetto mi farebbe davvero piacere. Ho individuato alcune cultivar tipiche, ho i nomi
    .
    grazie mille e buona giornata

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