Gestione suolo

Piove e non puoi entrare nel campo…devi passare l’aratro perché le erbacce sono a livello di una savana… il diserbante non basta mai….supponi che il terreno sia argilloso o sabbioso e l’acqua crea problemi….adori tantissimo la fresa ma noti che le piante sono piccole soprattutto nel seminativo…

È evidente che c’è un particolare che non stiamo proprio considerando: la gestione del suolo! Senza tirarla per le lunghe brevemente ti spiego com’è il suolo e le relative funzioni e utilità per le nstre coltivazioni.

Innanzitutto il tuo terreno è fatto da:

• scheletro
• sabbia
• limo
• argilla

Lo scheletro sono le pietre grossolane, mentre sabbia limo e arbilla sono le particelle piccole dal diametro di 1 mm a micron. Se hai fatto le analisi del suolo (altrimenti ti consiglio di farle perché l’agronomo non è uno stregone woodoo ma utilizza dati scientifici) saprai benissimo queste caratteristiche che ti aiuteranno a prendere decisioni importanti per gestire il suolo.

Non serve?

Sicuro?

Lo sai che in base alle caratteristiche del suolo bisogna prediligere alcune colture rispetto ad altre? Solo con queste informazioni possiamo scegliere le colture, metodo colturale, concimazioni e irrigazioni!

Dopo di che ci sono le caratteristiche quali il calcare attivo e totale…hai presente le foglie che non sono belle verdi ma un verde spento e tu ci hai buttato tonnellate di azoto, ebbene è clorosi ferrica dovuta a questo fenomeno… inoltre si forma la crosta superficiale quando piove e il terreno diventa un bel laghetto!

Devi imparare a gestire questo problema scegliendo le colture opportune ed evitando certe operazioni colturali inutili… Infine c’è la sostanza organica che aiuta l’aggregazione tra le particelle del suolo e migliora la fertilità e il drenaggio idrico.

Mhoooo dottore che è quest’altra cosa? Nulla di complicato, hai presente quando ci metti il letame nei campi? Bhè quella è la sostanza organica! (ovviamente detto in modo semplice per capirci)

Tutto chiaro e semplice! Certo, come no!

È chiaro che tutto questo non basta per migliorare la gestione del suolo ma sono i dati basilari per impostare una strategia colturale. Nel concreto la gestione del suolo si effettua con le seguenti operazioni o tecniche agronomiche:

• arature leggere
• erpircatura
• inerbimento controllato
• sovescio
• scelta concimi e ammentandi con particolari caratteristiche

Ti faccio l’esempio del sovescio…

Cos’è il sovescio?

Detto terra terra: semini una coltura di cui non frega nulla di raccoglierla e prima della fioritura sfalci e metti tutto sotto con l’aratro. Con questa tecnica al suolo apportiamo i seguenti vantaggi gestionali:

• apporto S.O. (sostanza organica)
• miglioramento struttura del suolo
• aumento capacità drenante
• apporto azoto
• lotta efficace alle infestanti

Altra cosa che puoi fare nell’immediato se in azienda hai la fresa e adori tanto la terra “a borotalco” pulita pulita: lasciala nel deposito attrezzi e macchine!

Ti dai la zappa sui piedi con la fresa perché stai creando uno strato di cemento di terra sotto quella bella terra pulita pulita a “borotalco” che ti creerà danni alle colture erbacee e se piove sarà “bello” vedere la terra spostarsi da monte a valle se c’è pendenza!!

Il tuo obiettivo, spece se hai il vigneto, sarà che come ha smesso di piovere e si asciuga la vegetazione puoi entrare immediatamente in campo per fare le operazioni colturali più opportune!

Ti faccio un altro esempio dove c’è addirittura una quasi non gestione del suolo: la semina su sodo!

Questa tecnica colturale, se ben eseguita, ha dei vantaggi enormi tra cui il più eclatante:

con un unico passaggio fai la semina su un terreno non lavorato!

Cosa fare?

Bisogna mettersi a tavolino con un agronomo e pianificare una strategia per gestire il suolo.

Però, miraccomanto, l’agronomo che ti serve non è quello che sta seduto in un ufficio che non ha mai visto una pianta e ha paura a toccare un insetto!!

Valuta bene chi contatti!!

Se vuoi una gestione professionale non esistare a contattarmi!